Nel 2018 si è costituito un Coordinamento dei festival italiani di cinema LGBTQ. Per la prima volta, in una storia culturale ormai trentennale, nove festival nazionali del settore hanno deciso di coordinarsi per progettare insieme delle azioni di sostegno reciproco, da sviluppare in rete nel prossimo futuro.
Un Coordinamento inedito in Italia, capace di elaborare obiettivi e progetti condivisi, pur mantenendo l’autonomia dei soggetti che ne fanno parte.
I festival che hanno aderito al Coordinamento sono a oggi:
Bari International Gender Film Festival – Bari
Florence Queer Festival – Firenze
Immaginaria International Film Festival of Lesbians & Other Rebellious Women – Roma
Orlando Identità Relazioni Possibilità – Bergamo
Sardinia Queer Film Festival – Cagliari
Sicilia Queer filmfest – Palermo
Some Prefer Cake Bologna Lesbian Film Festival – Bologna.
Sono soggetti e organizzazioni che hanno storie e percorsi differenti, accomunati però da una lungimiranza nell’agire culturale e un impegno costante affinché la cultura cinematografica continui ad arricchirsi con le storie, le vicende, i personaggi e le personagge di quel variegato mondo che ruota attorno alle differenze legate agli orientamenti sessuali e alle identità di genere. Un’operazione che negli anni ha saputo confrontarsi con i cambiamenti della società allargando il proprio sguardo verso territori cinematografici nuovi, espressioni di posizioni eterodosse, trasversali, non convenzionali anche dal punto di vista delle poetiche e dei linguaggi.
La scelta di mettersi in rete nasce dal bisogno di confrontarsi in maniera responsabile sui cambiamenti culturali e sociali generati in questi anni anche attraverso le attività dei nostri festival. Negli anni sono stati introdotti dei temi inediti per la distribuzione cinematografica nazionale e ora i festival si riconoscono precisamente in una formula che unisce la cultura cinematografica a occasioni per la creazione di comunità.
Stiamo assistendo a una rapida e profonda trasformazione delle modalità di produzione e fruizione del cinema e delle forme di aggregazione delle comunità, così come è cambiata negli ultimi anni la vita delle persone LGBTQ, grazie anche alla conquista di alcuni diritti prima negati e alla sempre maggiore diffusione di pratiche di attivismo politico, sociale e culturale.
I festival del Coordinamento sentono la necessità di riflettere insieme su questi cambiamenti, per gettare le basi di un rilancio progettuale per il futuro, che sia più efficace nel trovare delle possibili risposte ai bisogni delle nostre comunità e dei nuovi pubblici, così come del lavoro di registe, registi e regist* e dell’intero sistema di produzione e distribuzione cinematografica.
In attesa di riprendere le attività in presenza e cominciando già a immaginare come potrà essere in futuro la proposta culturale e cinematografica dopo la fine dell’emergenza dovuta alla pandemia, riteniamo sia doveroso cominciare a ripensare già da adesso al futuro con una visione più inclusiva e matura, con uno sguardo che derivi da una nuova sensibilità maturata in questi mesi in cui si è posta all’attenzione collettiva la gravità e il peso di sentirsi escluse/i, limitate/i nelle possibilità di incontro.