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Focus arte contemporanea BiG Dream: Regina José Galindo

⎯ Il 6 e 7 novembre l’artista guatemalteca sarà protagonista di diversi appuntamenti del Bari International Gender festival 2023

Ospite del focus sull’arte contemporanea del Bari International Geneder, Regina José Galindo sarà presente a Bari il 6 con un talk presso la Biblioteca De Gemmis e l’inaugurazione di una preziosa retrospettiva video dedicata ai suoi lavori presso il Palazzo di città (la mostra resterà aperta gratuitamente al pubblico fino al 16 novembre).

Il 7 novembre invece alle 20:00 presso Palazzo Fizzarotti avrà luogo “La comida està frìa”, un’opera performativa inedita, in anteprima per il BiG, dedicata agli innumerevoli casi di femminicidio che si registrano nel nostro Paese, che l’artista definisce una “nuova pandemia silenziosa”.

Nata in Guatemala nel 1974, nel pieno di una guerra civile fra le forze rivoluzionarie nazionali e quelle di un governo imposto dagli Stati Uniti, Regina José Galindo ha riconosciuto nelle violenze sistemiche perpetrate dal primo mondo e nel carattere colonialista dei soprusi, quantomai attuale, temi portanti della sua ricerca artistica, che instancabile indaga la discriminazione razziale, di classe, di genere.

Mentre la brutalità riproduce sé stessa nel tempo e nello spazio fisico e giuridico, Galindo usa il proprio corpo come principale mezzo di espressione: trascende la propria identità per incorporare le storie delle vittime, rende politici i concetti di vita e di morte restando su una dimensione liminale, produce finzioni che sono strumento per rendere visibili realtà considerate generalmente «indicibili» e dunque rimosse.

Galindo ha ricevuto il premio Leone d’oro come Miglior Artista Giovane alla 51ª Biennale di Venezia (2005) per le sue opere “¿Quién puede borrar las huellas”? e “Himenoplastía”, due pezzi fondamentali della sua opera che criticano la violenza guatemalteca derivante da concezioni errate di etica e morale, così come la violenza di genere, mentre esigono il ripristino della memoria e dell’umanità delle vittime. Nel 2011 ha vinto il Prince Claus Awards dei Paesi Bassi per la sua capacità di trasformare l’ingiustizia e l’indignazione in atti pubblici che richiedono una risposta. Di recente ha ricevuto il premio Robert Rauschenberg della Foundation for Contemporary Arts.

Galindo ha partecipato a vari eventi artistici come la 49ª, 53ª e 54ª Biennale di Venezia; Documenta 14 ad Atene e Kassel; la 9ª e 15ª Biennale Internazionale di Cuenca; la 29ª Biennale delle Arti Grafiche di Lubiana; la Biennale di Shanghai (2016); la Biennale di Pontevedra (2010); la 17ª Biennale di Sydney; la 2ª Biennale di Mosca; la 1ª Triennale di Auckland; la Mostra Venezia-Istanbul; la 1ª Biennale di Arte e Architettura delle Isole Canarie; la 4ª Biennale di Valencia; la 3ª Biennale di Albania; la 2ª Biennale di Praga; e la 3ª Biennale di Lima, tra gli altri.

[Nella foto: still video, Perra, 2005 Courtesy l’artista e Prometeo Gallery]

Focus arte contemporanea: Regina José Galindo


6 novembre⎯ ore 11 BIBLIOTECA DE GEMMIS ⎯ Str. Lamberti, 3 (Bari): TALK (Regina José Galindo conversa con Giuliana Schiavone, storica dell’arte, curatrice indipendente, ricercatrice in Studi Interdisciplinari di Genere presso la Universidad de Alcalà de Henarez (Madrid)

⎯ ore 18:30 EX TESORERIA PALAZZO DI CITTÀ ⎯ Via Roberto da Bari, 1 (Bari): EXHIBITION OPENING
La mostra sarà visitabile dal 6 al 16 novembre, esclusa la domenica, dalle ore 11:00 alle 19:00. La visione  è consentita a un pubblico over 16.

Talk e mostra sono a ingresso gratuito.

7 NOVEMBRE 
⎯ ore 20:00 PALAZZO FIZZAROTTI ⎯ C.so Vittorio Emanuele II, 193 (Bari)
Regina José Galindo LA COMIDA ESTÁ FRÍA (opera performativa inedita ⎯ D performance)
Biglietti in prevendita su DICE



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